L’IPOTIROIDISMO

È una condizione clinica dovuta ad azione insufficiente degli ormoni tiroidei a livello dei tessuti, con conseguente rallentamento totale dei processi metabolici. È una patologia che ha un impatto sociale di una certa importanza, con una casistica in fase di accrescimento nella popolazione generale. Nella forma congenita provoca una riduzione notevole dei processi accrescitivi e dello sviluppo mentale; nella forma giovanile può dare solo ritardo accrescitivo. È una malattia prevalente della donna di età avanzata, residente in aree geografiche con carenza iodica (in prossimità di vulcani). Tra le cause della malattia vi è eccessiva produzione di anticorpi specifici anti-tiroide o resistenza agli ormoni tiroidei oppure stimoli emozionali stressanti sull’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide, processi infiammatori e degenerativi della ghiandola stessa o azione di farmaci o semplicemente ridotta secrezione di ormoni tiroidei o ridotta assunzione di iodio. Per quanto riguarda queste ultime due cause, fortunatamente  l’organismo possiede buone riserve sia di iodio che di ormoni tiroidei sufficienti per circa 60-90 giorni, e il semplice consumo di sale iodato basta per prevenire il rischio di carenze specifiche. Esistono, tuttavia, alcune aree del Pianeta in cui la carenza cronica di iodio nell’alimentazione è ancora oggi una delle cause principali di ipotiroidismo. L’adulto ipotiroideo presenta pelle secca, ruvida e fredda, edema senza impronta al volto, alle palpebre, mani e piedi, voce rauca e ingrossamento della lingua, secchezza e fragilità dei capelli, bassa frequenza cardiaca con riduzione della gittata sistolica, respiro lento, ritenzione di urine, rallentata funzione ideo-motoria. L’ipotiroidismo è legato di solito ad un basso livello di T4 e aumento del TSH. Quando non si ha l’aumento del TSH si parla di forme secondarie. L’ipotiroidismo nell’adulto è caratterizzato da un esordio lento e molto graduale che può, pertanto, sfuggire a lungo agli occhi del medico e dello stesso paziente. Il mancato trattamento dell’ipotiroidismo può avere serie ripercussioni sulla stato di salute dei pazienti, tra cui il gozzo, l’ aggravamento delle problematiche cardiache, il danneggiamento e malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico, difetti congeniti nei bambini nati da donne malate. È bene, quindi, che un individuo adulto consulti il proprio medico in presenza dei sintomi della malattia, quali stanchezza, aumento di peso, anemia, irregolarità mestruali, sonnolenza, intolleranza al freddo, stipsi, depressione, crampi muscolari, capelli radi e sottili, crampi muscolari. Inoltre, dovrebbero rivolgersi periodicamente a un medico esperto in malattie della tiroide tutti coloro che si sono dovuti sottoporre a tiroidectomia, cure farmacologiche a base di antitiroidei oppure a sedute di radioterapia alla testa, al collo o alla parte superiore del torace. Infine, è consigliabile che le donne in età avanzata si sottopongano, annualmente, a un esame dei livelli ematici di ormoni tiroidei, in modo da rilevare per tempo eventuali anomalie.