POCHE REGOLE PER RIDURRE GLI SPRECHI

Lo spreco è un fantasma che accompagna i gesti di tutti i giorni ma che resta spesso invisibile. Vasetti di yogurt e cespi di insalata che passano direttamente dal frigorifero al bidone. Abiti acquistati e mai indossati che restano appesi nell’armadio per anni. Rubinetti lasciati gocciolare per incuria o disattenzione. Luci accese in tutte le stanze e standby che non si staccano. Il taglio allo spreco parte da tante, piccole azioni di ogni giorno e dall’acquisizione di uno stile di vita che passa attraverso la cura delle cose e dell’ambiente. Uno stile di vita che in famiglia si fa fatica a trasmettere alle nuove generazioni, ai nostri figli; anzi, noi stessi, a volte, siamo disattenti e superficiali e ci facciamo prendere dalla smania dell’usa e getta. Ma evitare gli sprechi si può, facendo un po’ di attenzione a partire dalla spesa che va calibrata sulle effettive esigenze di una famiglia. Quindi, meglio andare al supermercato con una lista, dotarsi di borsa termica per riporre gli alimenti deperibili. Poi, c’è la corretta organizzazione del frigorifero: introdurre gli alimenti in modo razionale. E si può anche riscoprire l’arte di cucinare con gli avanzi. Collegato al tema della spesa, c’è quello degli imballaggi: ricordarsi di portare sempre con sé una borsa della spesa riutilizzabile, visto tra l’altro che i nuovi shopper biodegradabili costano fino a 10 centesimi l’uno. Non esiste solo lo spreco alimentare, che sicuramente resta quello più evidente e urgente da combattere, ma anche altri tipi di spreco. Per cui le strategie anti-spreco non riguardano solo la dispensa. Infatti, abiti, scarpe, mobili, oggetti in buono stato, ma in disuso, possono trovare uno sbocco diverso dalla discarica: passare un maglione da un figlio all’altro o ad un cugino potrebbe essere un modo per continuare ad utilizzare qualcosa che è ancora in buone condizioni. È, forse, nell’ambito energetico che si può ottenere il maggiore ritorno in termini di lotta agli sprechi e di rispetto ambientale. La tariffa bioraria, il sistema per il quale la luce costa più di giorno e meno la notte, il week end e nei festivi, sarebbe una buona soluzione. Inoltre, non guasterebbe fare attenzione all’ora di utilizzo degli apparecchi (ad esempio, fare la lavatrice a carico pieno e di sera), alla classe e alla collocazione degli elettrodomestici, al tipo di lampadine utilizzate, spegnere gli apparecchi quando non servono, e così via. Insomma, si tratta di porre in essere una serie di azioni da compiere nella quotidianità che, pian piano, ci porteranno ad acquisire un vero e proprio stile di vita, che procurerà non solo un risparmio in termini di moneta ma contribuirà anche alla tutela dell’ambiente e al rispetto per le cose e per gli altri.