SINDROMI POST-INFEZIONI STREPTOCOCCICHE DA NON SOTTOVALUTARE

Streptococchi (specie quello beta emolitico di gruppo A) e stafilococchi (specie quello denominato aureus) sono i responsabili di infezioni altamente diffusive e temibili per le eventuali complicanze strettamente correlate. E’ necessario chiarire in prima istanza che, a volte, possono provocare quadri infettivi a genesi mista (strepto-stafilococcica). La prima sindrome da prendere in considerazione è la febbre reumatica acuta a lenta cronicizzazione, che fa seguito ad un’infezione faringea o in altra sede di origine streptocicca. Si manifesta con uno stato febbrile associato a prostrazione generalizzata che accompagna l’artrite migrante in rapida successione delle grosse articolazioni. Altri sintomi caratteristici sono la comparsa dei cosiddetti noduli reumatici ad evoluzione fibrotica e l’eritema marginato, un’affezione cutanea caratterizzata da presenza di macule generalizzate che possono desquamare ai margini. Complicanze temibili della febbre reumatica sono l’endocardite e l’osteomielite, responsabili in maniera diretta dell’eventuale diffusione del germe nel torrente ematico con rapida evoluzione in shock tossico. Necessari nell’ambito preventivo in tali casi sono un controllo cardiologico che escluda un’endocardite o una valvulopatia acquisita e l’attenta sorveglianza di focolai artritici interessanti le grosse articolazioni. In tale ottica si pongono anche controlli periodici ematici di VES e TAS e del tampone faringeo. In ambito profilattico sono importanti una corretta igiene delle mani, la profilassi delle infezioni cutanee, l’evitamento dei contatti domestici oltre le 24 ore con il soggetto colpito, oltre alla frequente aereazione delle stanze di soggiorno. Altra sindrome importante è la glomerulo-nefrite post-streptococcica che può interessare anche l’età pediatrica. Tale sindrome segue a distanza di 7-10 giorni l’episodio acuto dell’infezione che si manifesta con l’impetigine, un’affezione cutanea costituita da papule generalizzate che si trasformano successivamente in pustole e croste. Sintomo d’allarme di tale patologia è l’ematuria che accompagna flogosi virali o infezioni intercorrenti. La sindrome può cronicizzare. Per la prevenzione sono di fondamentale importanza il trattamento dei focolai di infezione e dei portatori.

Dott. Giacomo Feliciello