Dal vescovo di Nola, Francesco Marino, nel corso dell’omelia, un ulteriore richiamo alle diverse dimensioni della vita di un sacerdote. “E’ particolarmente bello e dolce – ha chiosato – ritrovarsi insieme in quello spirito di comunione e di letizia cristiana, evangelica, che i doni di Dio comportano, suscitano e animano nei nostri cuori. Il dono del celibato è un dono che consacra l’anima del sacerdote ma, nello stesso tempo, stabilisce un legame, una relazione, non solo con il Signore Gesù, che è l’origine, la fonte di questo dono, ma anche con la comunità, con i fratelli e le sorelle nella fede, a cui il sacerdote è inviato per compiere il suo ministero in continuità e in comunione con quello di Cristo stesso”.
La celebrazione eucaristica si è aperta con l’omaggio della comunità dell’Immacolata Concezione al proprio parroco, “un Padre sempre pronto ad indicare la strada giusta in silenzio e con discrezione”. “Di questi venticinque anni di sacerdozio – ha evidenziato Giuseppina Sartore, in rappresentanza del Consiglio Pastorale Parrocchiale – ne hai trascorsi ben diciotto nella nostra parrocchia. Possiamo dire di conoscerti e di aver sperimentato, in diverse occasioni, la tua umanità, il tuo lavorare nella vigna del Signore con coraggio e determinazione. A volte, le tue proposte ci lasciavano un po’ perplessi, però, l’ardore che brillava nei tuoi occhi quando ce le presentavi non ci permetteva di dire di no perché ti abbiamo sempre seguito e appoggiato come i figli che ascoltano il loro padre. Abbiamo apprezzato la dedizione con la quale hai guidato le catechesi, le omelie domenicali, le lectio, che ci hanno sempre appassionato e rappresentano lezioni di vita. Da esse, si capisce che lo fai con amore e passione e mi riferisco a quell’amore con la “A” maiuscola, quell’amore che fa arrivare a donare se stessi gratuitamente”.
E’ stato, poi, il turno del “nostro” parroco che, dopo aver ringraziato la propria famiglia d’origine, i vescovi che si sono succeduti, i confratelli e l’Azione Cattolica tutta, si è rivolto, proprio come un Padre, direttamente alla sua comunità. “Sei la vigna che il Signore mi ha preparato, sei la famiglia che mi ha accolto, curato e sostenuto come un figlio in questi diciotto anni. Sei anche quella figlia e quel figlio che chiede di essere padre, anzi che mi fa padre, alla ricerca del Signore nei momenti difficili e in quelli belli della tua vita. Ti chiedo perdono se non sempre sono stato all’altezza di questo compito, se non ti ho servito bene a causa delle mie fragilità”.
Dalla “nostra” Azione Cattolica, attraverso le parole del presidente parrocchiale Marco La Marca, giunge la sempre viva e rinnovata gratitudine per l’accompagnamento e la presenza costante al servizio dell’associazione.
“Prendendo in prestito alcune parole della Lettera di Sant’Agostino – che così recita: “Per voi sono pastore, ma con voi sono cristiano” – vogliamo ringraziare il Signore per il dono di essere il nostro parroco da diciotto anni a questa parte. La Sua vocazione sacerdotale è un continuo “sì” alla Chiesa e, con essa, a Gesù Cristo. L’Azione Cattolica Le è grata per i suoi immensi contributi e per quell’accompagnamento costante che non ci ha fatto mai mancare. La nostra associazione, negli anni, è cresciuta nel solco della scelta di voler mettere al centro la persona e la formazione. Due punti cari allo statuto dell’A.C. e, soprattutto, a Lei. Negli ultimi giorni, ha citato con insistenza Antoine de Saint-Exupery, che scrive: “Se vuoi costruire una nave, non devi, per prima cosa, affaticarti a chiamare la gente, a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma, invece, prima, risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.” Con il Suo modo di fare e di essere, ci ha sempre mostrato un mare immenso e affascinante; a volte, fonte di serenità, altre, di grande inquietudine, sempre suscitando in noi il profondo desiderio di navigarlo. E così, a piccoli passi, proviamo a costruire la nostra nave. La Sua comunità, ed, in particolare, l’A.C. Le augura ancora lunghi anni per poterci mostrare la bellezza e l’immensità del mare”. All’augurio del presidente, si aggiunge quello del direttore, Antonio Cesarano, e di tutta la redazione di “Universo Uomo”.