LA POESIA OGGI: TRA LOTTA E SPERANZA PER UN FUTURO DIVERSO

Dal distaccato silenzio dei monti, o dall’arcano vuoto del cosmo, dal travagliato cammino dell’uomo o dalla remota angoscia del mondo, la poesia ricava i motivi della sua origine e si realizza in linguaggio: rappresentazione o forma dell’individuo che, anche se non raggiunge il sublime, resta valido mezzo di dialogo tra quanti sanno usare le corde dell’anima.

 

Ali

Si potevano chiamare, ali

di sogni, quelle idee

nuove che portò

il sogno dell’alba.

Si poteva chiamare, ancora

amore quel volo d’airone

lontano sui monti…

Si potevano chiamare

risposte di libertà lette

negli occhi emigranti di

Hamamen.

 

Eppure, per molti, per coloro, cioè, che vivono di puro intelletto, è difficile riconoscere giusto questo bisogno dell’uomo di revocare passate purezze ed affacciarsi da questa finestra del mondo, per cercare se stesso, e la possibilità di comunicare con gli altri, al di sopra delle dimensioni dell’accettata materia, affermando il dialettico senso del bene e del male.

 

Avevo cercato

Avevo cercato,

un tramonto, che…

fosse capace di raccontarmi

la storia.

La mia storia…

mi avevano raccontato

che gli avvenimenti, avevano insegnato

nuove cose.

Ma oggi quale filosofia

mi dirà…

cose nuove?…

Ma poi, io ho cercato,

ho cercato…

ma tu Dio hai cercato me,

hai cercato i miei dubbi, le mie

incertezze, le mie paure, hai cercato

me tutto intero.

Hai cercato la mia storia.

 

Forse questa l’origine di una malinconica levità di pensiero e di idee, che possono affidarsi solo al canto segreto dell’anima e tradursi in amore e solidarietà.

 

Ti troverai

Ti troverai con una pagina

da scrivere.

Tra te e la pagina

il pensiero come airone

lontano, per campi e monti…

Ti troverai con una nota di una

canzone…

Nei ricordi di versi passati

nascerai.

Nuova poesia.