L’annuncio di un figlio che arriva è sempre una evento grande. A volte è la madre che lo scopre e lo annuncia con gioia al padre, a volte sono i genitori che lo annunciano a nonni, zii e amici, altre volte è un medico che in una stanza buia guardando un monitor ti da la buona notizia. Comunque vada, l’arrivo di un figlio è sempre un dono sperato e inaspettato.
Lo sa bene Giuseppe che riceve un annuncio straordinario da Gabriele e lo sanno bene tutte quelle coppie che si aprono all’adozione e proprio come Giuseppe accolgono un bimbo non loro come il più prezioso dei doni.
La dimensione dell’adozione è propriamente di accoglienza, anzi, di doppia accoglienza: i genitori che accolgono i figli e i figli che accolgono i genitori. Un darsi fiducia a vicenda sapendo che quel che conta non è l’origine ma il cammino che si compie insieme giorno dopo giorno.
Proprio per aiutare quelle coppie e quei bambini che sperimentano questo meraviglioso incontro 20 anni fa è nata l’associazione “Genitori si diventa”. Una associazione di famiglie adottive che fanno rete tra loro per confrontarsi e affrontare le problematiche di queste famiglie un po’ speciali perché dobbiamo dirla tutta, non sempre è tutto rose e fiori.
L’associazione è diffusa in tutta Italia con sedi in quasi tutte le regioni e a Napoli ha una delle sue sezioni più attive. Vengono svolti mensilmente incontri rivolti alle coppie e alle famiglie che si trovano nelle varie fasi del percorso adottivo.
Incontri “Pre” a carattere informativo per mettere sulla buona strada chi ha intenzione di intraprendere questo percorso facendo conoscere quello che è la realtà dell’adozione fugando quelli che sono i dubbi, facendo cadere i falsi miti e i “mi ha detto un’amica”.
Gli incontri “In attesa” rivolti a chi ha già avviato il percorso con il tribunale e gli enti autorizzati e sta aspettando che “Gabriele” venga a fare il lieto annuncio. L’attesa è uno dei momenti più importanti, serve a prepararsi, a fare spazio nella coppia per un qualcosa che potrebbe essere difficile da gestire e che certamente stravolgerà gli equilibri.
Ci sono infine gli incontri “Post” per quelle famiglie ormai allargate che si trovano a dover affrontare nel concreto tutte quelle cose che fino a poco prima erano teoria e, si sa, la teoria è una cosa e la pratica è un’altra! Ci si divide per fasce d’età e tempo di arrivo in famiglia dei bimbi omogenee in modo che ci si possa sempre confrontare con chi “ci capisce” e sta affrontando o ha appena affrontato le stesse difficoltà.
Insomma, è una associazione che serve a fare rete tra le famiglie, per non farle sentire sole aiutarle a crescere perché se figli si nasce, genitori si diventa.