LA POLITICA BOSCHESE TRA “SPETTACOLI” E PRESUNTA TRASPARENZA.

Passano gli anni, cambiano le amministrazioni, ma i problemi restano e, forse, si acuiscono sempre più. Dovere della politica sarebbe quello di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, servendosi degli strumenti che il diritto mette a disposizione degli amministratori. Tuttavia, i recenti “spettacoli” a cui si assiste in consiglio comunale sembrano delineare e confermare una tendenza inarrestabile al degrado, del quale non sembra vedersi la fine. Ultimo episodio di questo tipo è stato la sospensione del consesso dello scorso 18 febbraio. Tuttavia, più che la sospensione in sé e per sé e la richiesta d’intervento dei carabinieri, rivelatasi, alla prova dei fatti, totalmente inutile in quanto non necessaria, ad emergere è la sempre più profonda insoddisfazione dei cittadini boschesi. Alcuni di essi, infatti, si sono pesantemente scagliati contro Antonio Mappa, presidente del consiglio comunale e Raffaele De Falco, vicesindaco e assessore al bilancio, accusando i politici di essere presenti solo al momento della campagna elettorale per richiedere voti e non fare, poi, nulla di quanto “promesso”. Nel frattempo, i fatti dicono che è in atto la costruzione di un parcheggio a piazza Vargas, nello spazio precedentemente occupato dai binari della ex Circumvesuviana. Tuttavia, dicono anche che ad un’escavatrice del cantiere è stato dato fuoco una domenica sera, quando non era attiva, e rivelano anche che la notizia della convenzione tra Ente ed EAV è avvenuta a lavori già iniziati. In cantiere vi è l’esternalizzazione ad una ditta esterna al Comune del servizio di gestione della sosta a pagamento, di competenza ora degli ausiliari del traffico. L’opposizione, su questo tema, ha sbottato chiedendo a Luca Giordano, l’assessore competente, quale fosse la convenienza di un simile provvedimento, dato che si trattava di una vecchia idea del governo Langella, non adottata, a giudizio di quest’ultimo, proprio per la mancanza di convenienza. Lo stesso consigliere di maggioranza Luigi Buffone ha protestato sullo spostamento del Mercatino dell’Usato e dell’Antiquariato da piazza Vargas all’area mercatale in via Passanti provinciale, sottolineando la contrarietà del regolamento all’atto di indirizzo.

Balzano, da parte sua, ha spiegato che, in conseguenza della richiesta di una associazione, ha accettato di concederle lo svolgimento di un mercato solo dell’usato e non dell’antiquariato in via Passanti provinciale, non chiarendo quale normativa sia stata utilizzata a giustificazione della decisione.

I fatti, insomma, sembrerebbero delineare mancanza di chiarezza. Un elemento, quest’ultimo, basilare per la valutazione dell’operato di una classe politica e della correlata azione amministrativa.

E l’insoddisfazione dei cittadini sta proprio a testimonianza dello smarrimento e dei sospetti che genera una situazione poco definita. Dare risposte ai cittadini significa essere decisi e trasparenti. Detto ciò, è necessario chiedersi: siamo di fronte ad un’amministrazione trasparente come l’acqua di sorgente o lurida come nelle fosse?

A voi cittadini, l’ardua sentenza.

Antonio Tortora