SOGNA, SCEGLI, VIVI. POMERIGGIO GIOVANI DI AC

Sogna, Scegli, Vivi. È questo il titolo del pomeriggio giovani con cui l’Azione Cattolica ha concluso l’anno associativo. A spiegarci i tre imperativi è stato Michele Tridente, autore, insieme a Luisa Alfarano, dell’omonimo libro da cui prende spunto la festa giovani. Tre imperativi, forse un po’ forti, che dicono la passione con cui pensiamo alla nostra vita e a quella di tanti nostri coetanei. Ciascuno di noi ha dei sogni nel cuore, sogni a volte fragili ma grandi. Sono quei sogni per i quali ti si illuminano gli occhi e che ti danno la forza nei moment difficili. Con queste parole, Michele, ci ha introdotti in quello che poi diventerà il vero e proprio tema principale del pomeriggio. I tre imperativi, infatti, hanno il loro perchè, non sono messi lì a caso, ma trovano spunto dalle esperienze che i due autori hanno vissuto nel trascorso della loro esperienza come vicepresidenti giovani nazionali. Scopriamo, dunque, il significato di queste tre parole magiche: Sogna, perché, come dice Papa Francesco, “i sogni tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana”. E, perché “un giovane senza sogni e un giovane anestetizzato”. Vivi, al massimo della tua vita. Pier Giorgio Frassati ci ricorda che c’è una bella differenza tra il Vivere e il vivacchiare e tra questi due verbi, c’è lo scarto tra una vita piena e una vita che si trascina. Scegli. I sogni veri sono quelli capaci di essere fecondi, di seminare pace, fraternità, gioia. E l’Azione Cattolica si fa esperienza di vita buona per i giovani di tutto il mondo. E, di questa cattolicità, è espressione il sinodo sui Giovani, che dice il desiderio della Chiesa di mettersi in ascolto dei giovani. Con queste parole, Michele racconta i motivi per cui è nato Sogna, Vivi, Scegli. Un modo per raccontare l’esperienza bella e sana che si vive in AC, che è capace di aprire perfino gli sguardi più corti. Un modo per chiedere ai giovani di non abbattersi, di non chiudersi nel cinismo e di non rinunciare ai propri sogni, per vivere il nostro tempo come protagonisti e non spettatori. Il pomeriggio è proseguito con una riflessione di tutti i partecipanti sul senso del sogno per i giovani. Un modo per raccontarci quale sia la dinamica dei nostri sogni e, soprattutto, per riflettere sull’importanza di continuare a vivere il sogno con coraggio e speranza. Non poteva, infine, concludersi degnamente la giornata se non con un momento festoso in stile AC.